Dal 2015 Vivaio per l’Intraprendenza è partner di Projektfabrik per la diffusione in Italia del modello JobAct©, ideato ed applicato con successo, da 18 anni in Germania, dall’organizzazione tedesca. L’obiettivo principale è l’integrazione delle persone nel contesto lavorativo e sociale, il rientro dei disoccupati nel mondo del lavoro, il raggiungimento della loro autonomia, l’employability, utilizzando l’arte come principio formativo. L’approccio facilita e favorisce, attraverso il lavoro teatrale, uno sviluppo sostenibile della personalità, la base attraverso la quale le persone diventano artefici della propria vita e sviluppano spirito di iniziativa.
Il modello, buona prassi europea riconosciuta da Ashoka e diffuso in Europa tramite Erasmus+ è stato adattato da Vivaio per l’Intraprendenza al contesto italiano per favorire l’inclusione sociale e per il contrasto alla disoccupazione e lanciato, con diverse formule, in Toscana, unendo teatro, job coaching e allenamento all’intraprendenza: 3 edizioni del progetto “Impulso” con Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, 3 edizioni di “Social Art per l’Inclusione” con il Comune e la SDS di Prato e 2 con il Comune di Sesto Fiorentino e la SDS Fiorentina Nord Ovest.
Nel progetto Erasmus+ JobAct Europe – Social Inclusion by Social Arts, Vivaio per l’Intraprendenza, insieme a Projektfabrik e altri partner europei, ha lavorato alla diffusione dell’approccio delle Arti Sociali in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Ungheria e Germania.
Il risultato è stato la produzione di un set di strumenti “Tornare nel mercato del lavoro con la Social Art” articolato in tre parti che introducono al metodo le persone interessate e permettono agli operatori di applicare la Social Art.
Nel successivo progetto ArtE – The Art of Employability che ha coinvolto organizzazioni di Italia, Germania, Spagna e Portogallo è stato realizzato un vademecum che spiega l’approccio ArtE, una combinazione di teatro e Entrepreneurial Mindset (EM) Training: un concetto di empowerment per (giovani) disoccupati sotto forma di vademecum. È rivolto ai formatori per un uso diretto, contiene materiale per i giovani disoccupati, ma può anche essere indirizzato agli stakeholder e a qualsiasi altra parte interessata per mostrare l’approccio in dettaglio. I gruppi target a cui si rivolgono i diversi moduli di apprendimento e di esercitazione sono chiaramente etichettati.
All’interno di ArtE sono stati messi a punto strumenti di misurazione di impatto dei progetti incentrati sulla Social Art e l’allenamento all’intraprendenza.
Nel progetto VISAS – Virtual Social Art Stage – realizzato tra il 2021 ed il 2023, con organizzazioni di Italia, Germania e Francia, abbiamo affrontato la questione di come il lavoro giovanile europeo potesse rimanere innovativo, creativo e sostenibile, nonostante la pandemia. Tramite il progetto abbiamo realizzato una trasformazione dei metodi artistici nello spazio digitale.